martedì 10 novembre 2009

ODG EX ARTICOLO 20 SUL CROCEFISSO

CONSIGLIO COMUNALE
Gruppo Lega Nord
ODG EX ARTICOLO 20 REG CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
- da notizie di stampa si apprende che in alcuni istituti scolastici le autorità
preposte stanno tacitamente acconsentendo alla progressiva rimozione del
crocifisso dalle aule, in accoglimento delle richieste formulate da qualche
genitore, addirittura anche con ricorso all’autorità giudiziaria;
- le presenza obbligatoria del crocefisso nelle aule scolastiche è prevista e
contemplata dall’articolo 118 del Regio decreto del 30 aprile 1924 n° 965, nonché
dal Regio decreto del 26 aprile 1928 n° 1297;
- la direttiva del Ministero dell’Istruzione n° 2666, del 3 ottobre 2002, dispone che
ogni dirigente scolastico assicuri la presenza del crocifisso presso le aule
scolastiche di propria competenza;
- il Consiglio di Stato, con parere n° 63 del 24 luglio 1988, ha stabilito che le norme
regolanti l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche non possono essere
considerate implicitamente abrogate dalla nuova regolamentazione concordataria
sull’insegnamento della religione cattolica, sul rilievo che “la croce, a parte il
significato per i credenti, rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura
cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da
specifica confessione religiosa”;
- il Consiglio di Stato, con sentenza n° 556 del 13 febbraio 2006, ha ribadito che il
crocifisso deve restare nelle aule scolastiche perché non è un simbolo meramente
religioso, ma esprime tutti i valori civili di tolleranza, rispetto reciproco,
valorizzazione della persona, affermazione dei suoi diritti e solidarietà, principi
che “delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato”;
- la civiltà occidentale, di cui il nostro Paese è una delle culle, scaturisce dal
sistema di valori di cui la cultura cristiana si è resa interprete nel corso dei secoli;
- in questa dimensione il crocifisso è diventato il simbolo stesso della nostra
identità culturale, di fratellanza, di pace e di giustizia; questi valori assumono
una rilevanza ancora più rilevante in presenza di fenomeni migratori di massa,
che mettono a confronto culture e religioni diverse;
- nei giorni scorsi la Corte europea dei Diritti dell’uomo di Strasburgo, nella
sentenza relativa ad un ricorso presentato da una cittadina italiana originaria
della Finlandia, ha sentenziato che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche
costituisce una violazione del “diritto dei genitori ad educare i figli secondo le
proprie convinzioni” ed una violazione alla “libertà di religione degli alunni”;
- la forma di governo del nostro Paese è la democrazia rappresentativa
parlamentare, con la quale gli aventi diritto eleggono, mediante voto, i propri
rappresentanti per essere da loro governati. Il Parlamento è dunque pienamente
rappresentativo della cittadinanza e, di conseguenza, la maggioranza
parlamentare rappresenta la maggioranza dei cittadini. La sentenza della Corte
europea dei diritti dell’uomo rappresenta una pericolosa intromissione nel nostro
sistema democratico, poiché, di fatto, lede l’interesse di un popolo con il
pretesto di tutelare i diritti umani e civili di un singolo, diritto che in questo caso
non sono assolutamente stati prevaricati; non risulta infatti che i bambini,
oggetto del ricorso, siano stati maltrattati, né in alcuna maniera discriminati, né
che sia stato loro impedito l’accesso alle aule scolastiche.
Questa sentenza sembra dunque volere legittimare una “dittatura delle
minoranze”, secondo cui il pensiero del singolo individuo obbliga la collettività ad
uniformarsi ad esso;
- il Governo italiano ha immediatamente preannunciato la volontà di ricorrere
contro la sentenza della Corte europea dei Diritti dell’uomo, ritenendo tale
sentenza l’inizio di un pericoloso attacco nei confronti della storia e della cultura
del nostro Paese.
Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta
- a farsi interprete delle esigenze del nostro tempo e a coinvolgere i rappresentanti
locali dell’Amministrazione scolastica per assicurare la presenza dei crocifissi in
ogni aula scolastica e al loro ripristino ove siano stati rimossi, nonché una
riflessione da svolgere in ambito scolastico sui valori sopra richiamati, insiti nella
nostra storia e nella nostra tradizione;
- a schierarsi a fianco del Governo italiano nel ricorso contro la sentenza della
Corte europea dei Diritti dell’uomo, che costituisce una pericolosa minaccia nei
confronti della storia e delle tradizioni dei popoli, nonché una grave intromissione
nei confronti del sistema democratico del nostro Paese.
Matteo Iotti
Consigliere comunale Lega Nord Padania

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