martedì 15 giugno 2010

MANCATA CONCESSIONE DEL MAURIZIANO PER IL CONGRESSO PROVINCIALE DELLA LEGA NORD: UN ATTO ARBITRARIO DI ARROGANZA DELLA PRESIDENTE PAVARINI

Con un atto arbitrario del tutto infondato, la Presidente della Circoscrizione Nord Est non ha concesso alla Lega Nord l´utilizzo della Sala del Mauriziano al fine di celebrare il congresso provinciale di domenica 27 giugno.

Una decisione grave, illegittima e del tutto arbitraria, presa dalla Presidente della Circoscrizione Nord Est Pavarini nel rispondere alla richiesta effettuata mio tramite dalla Lega Nord.

A supporto della decisione, la Pavarini si richiama a criteri mai ratificati né dal Consiglio di Circoscrizione né in altra sede, tant´é che in passato il Mauriziano é stata non solo la sede congressuale della Lega Nord, ma anche di altre iniziative di soggetti privati.

Ricordo alla Pavarini come la Sala del Mauriziano appartenga al patrimonio comunale e che, da nessuna parte, sta scritto che possa essere “utilizzata solo per iniziative istituzionali promosse direttamente o in forma di collaborazione dal Comune e/o dalla Circoscrizione”.

Secondo i regolamenti di utilizzo della Sala del Mauriziano non vi sono ragioni ostative per il diniego della sala (saremmo tra l´altro uno dei pochi soggetti che la utilizzerebbero pagando il corrispettivo), e pertanto il comportamento tenuto dalla Pavarini risulta di particolare gravitá.

Il Mauriziano non é casa della Pavarini o del PD ed é cosa pubblica, e costituisce interesse preminente della collettivitá il fatto che questo luogo sconosciuto ai piú venga vissuto il piú possibile.

Questa maggioranza evidentemente ha cosí tanta paura del secondo partito a Reggio Emilia, che cerca beceri ed illegittimi espedienti al fine di ostacolare la celebrazione di un momento pubblico di democrazia interna.

Questa sera al direttivo provinciale informeró gli organi della Lega Nord della risposta ottenuta dalla Pavarini, e prenderemo in quella sede le decisioni organizzative legate al congresso.

venerdì 11 giugno 2010

MENO PATTI, PIù CONCRETEZZA

Siamo arrivati ai “patti di strada”, uno strumento con il quale l'Amministrazione e l'assessore Corradini intendono dare un vacuo segnale di vicinanza ai residenti e agli esercenti del centro storico. I “patti” non servono a nulla, se non viene sempre rispettato il patto principale (ovvero le leggi) come si puó pensare che vengano rispettati accordi non vincolanti e la cui efficacia è limitata ad una via???

D’altra parte questa “moda dei patti” serve sicuramente di più a qualche assessore per convocare conferenze stampa piuttosto che alla città.

L’assessore Maramotti dice che vi vorrebbe l’esercito per contrastare la maleducazione?? Ne parli allora con il suo collega di giunta con la delega alla Polizia municipale. Sarebbe ora di avviare una discussione sul ruolo della Polizia municipale di Reggio per garantire alla città un maggior rispetto delle regole.

Nonostante il momento di crisi si sprecano risorse e tempo nel fare inutili magliette… Spero solo che per combattere il degrado di via Turri non si ricorra ad una tappa di miss maglietta bagnata!!!

Via Turri, via Roma, adesso via San Carlo, il fatto è che per affrontare i problemi dell´esagono della cittá servirebbe una veduta d'insieme, considerato che i problemi, soprattutto quelli legati alla “movida”, sono comuni.

Quello che l'Amministrazione doveva fare non l'ha fatto, ovvero procedere con l'approvazione e l'attuazione di un piano che fissi le regole, relativo alle emissioni di rumori e che preveda delle soluzioni in caso di conflitto. Su questo l´Amministrazione ancora tace!!!! E allora Corradini corre ai ripari introducendo un “patto” - via Guido da Castello - dai contenuti pressoché nulli, ma che smaschera la codardia di questa Giunta.

Gli unici segnali tangibili del “patto” sono rappresentati da due nuovi varchi alla Ztl, in via G. da Castello e via del Cristo. Una spesa inutile e che non risolve i problemi della zona.

Noi siamo fortemente contrari a questi strumenti, ma se l'Amministrazione li reputa utili, poteva evitare la spesa attivando semplicemente il giá installato (e sciagurato) varco di Santo Stefano. In realtà la scelta di chiudere completamente alle auto il centro storico, compreso il varco di Santo Stefano, é una scelta sbagliata, dettata da motivazioni ideologiche di parte della giunta. Una chiusura che avrebbe notevoli ripercussioni negative sulla cittá.

Ancora una volta Corradini e la giunta hanno dimostrato di non sapersi prendere la responsabilitá politica del loro scarso operato e, cosa ancor piú grave, hanno dimostrato di non saper affrontare correttamente i problemi legati alla gestione della cittá.