mercoledì 19 gennaio 2011

SERVIZI E CONTRIBUTI COMUNALI: PIU' CONTROLLI ANTI FURBETTI

Il Comune di Reggio Emilia eroga, solamente tramite i servizi sociali, circa un milione di euro all’anno senza chiedere alcun corrispettivo lavorativo ai beneficiari ed inoltre altre ingenti somme vengono erogate sotto forma di buoni scuola, buoni affitto ed altri bandi specifici.
Tra i numerosi beneficiari vi sono casi di soggetti che percepiscono somme superiori ai 600-700 euro mensili ed inoltre potrebbero esservi anche persone prive di un'occupazione.

L’erogazione di soldi a pioggia, senza un “corrispettivo” reso sotto forma di lavoro, può stimolare una mentalità assistenzialistica poco comprensibile ai contribuenti, così come un inadeguato livello di controlli sull’effettivo stato di necessità dei richiedenti.

Considerato che nel nostro Comune vi sono numerosi lavori socialmente utili che potrebbero essere svolti dalle persone beneficiarie delle erogazioni di denaro fornite dalla municipalità (ad esempio, taglio erba, sorveglianza passaggi pedonali nelle scuole, tinteggiatura arredi esterni, ecc.), abbiamo presentato una mozione per impegnare la Giunta Delrio ad interrompere contribuzioni senza un impegno dei beneficiari che, in assenza di gravi situazioni che possano precludere qualsivoglia impegno lavorativo, ancorchè simbolico, a svolgere attività socialmente utili.
Ci sembra un modo utile anche a dare dignità sociale a tante persone oneste e volenterose, colpite dalla crisi loro malgrado.

Inoltre intendiamo impegnare la Giunta ad implementare le attività di accertamento e controllo da parte dell’Ufficio Tributi in misura non inferiore al 50% (oggi è il 10%), sia nei confronti dei soggetti beneficiari di assegni, contributi e buoni erogati dal Comune, che delle dichiarazioni ISE/ISEE relative a tutti i servizi comunali per i quali sono previste rette o tariffe agevolate ovvero dichiarazioni delle situazioni reddituali e lavorative ove necessarie per l’accesso ai servizi.
Per doverosa trasparenza, si potrebbe anche stabilire che la metà di questi controlli siano a sorteggio, mentre l'altra metà siano effettuati su segnalazioni dei servizi che erogano benefit (asili, case popolari, buoni scuola, ecc.).

Ci pare, specie in questi momenti di crisi economica, un atto di giustizia nei confronti dei contribuenti e dei cittadini tutti, specie quelli che potrebbero essere scavalcati dai cosiddetti “furbetti” nell’accesso ai servizi.
Si pensi ad esempio, che l'istituzione Nidi e Scuole si prepara a chiedere consistenti aumenti delle rette per i Nidi: a fronte di questo sacrificio vi sia almeno una sana repressione delle false attestazioni di povertà.

Nessun commento:

Posta un commento