lunedì 27 giugno 2011

FUSIONE SIPER - SOFISER

SOFISER é una società di cui parte del capitale é in mano a soci pubblici (Provincia e Comune di Reggio Emilia), a soci privati (CCIAA, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA) ed in parte alle Banche.

Lo scopo sociale é quello di sostenere e promuovere lo sviluppo economico e sociale della provincia di Reggio Emilia.
Uno scopo sociale che poteva avere un senso al momento della costituzione della società, ma attualmente occorre chiedersi quale sia il senso di una società come questa.
Alla luce degli esigui lavori della società, e del fatto che più volte il suo presidente Rinaldini é intervenuto pubblicamente x "chiedere di farli lavorare".

Stiamo parlando di una società fortemente indebitata (€ 15.700.000,00) a fronte di un patrimonio netto che, SOLO IN SEGUITO A DUE RIPETUTE RIVALUTAZIONI, nel 2007 é stato rivalutato ad € 2.700.000,00 e nel 2008 fino ad € 16.300.000,00.
Purtroppo non ci sono state fornite le perizie utilizzate per la rivalutazione, e questo costituisce un grave vulnus per la trasparenza dell'operazione.

Si giunge al momento della fusione, e ci si chiede come mai non sia stata fatta una DUE DILIGENCE oppure una perizia al fine di valutare il rapporto di concambio.
Non si é scelto di percorrere la strada maestra della trasparenza, una strada che avrebbe fatto chiarezza sullo stato di salute della società e anche sui motivi che hanno portato ad un indebitamento così pesante.
Non si tratta si questioni esclusivamente tecnico-contabili, ma stiamo parlando di una esigenza di trasparenza che non può e non deve essere nascosta o aggirata dietro ad un consenso diffuso o peggio interessato.

Trasparenza che dovrebbe servire a spiegare episodi recenti ma molto strani, come ad esempio l'osservazione presentata dal Presidente Rinaldini al PSC e riguardanti del previsioni dell'area nord, tenendo all'oscuro il CdA (senza che il Presidente solo avesse i poteri per farlo, toccando diritti soggettivi della società), osservazione che a pochi giorni di distanza venne misteriosamente ritirata.

Pare strano come, proprio i soggetti che dovrebbero essere più coinvolti dalle azioni della società, in realtà vengano, con questa fusione, vedano il proprio ruolo ridursi a quello di comprimario, vedendo il proprio peso scendere drasticamente.

Il ruolo delle banche sarà di impulso e di rilancio della nuova società oppure sarà volto essenzialmente al mero rientro dell'esposizione debitoria??

Il Comune sta dimostrando che non ha le capacità di vision e menageriali per creare e per gestire un nuovo soggetto utile per la collettività, dimostra ulteriormente di essere un dilettante allo sbaraglio.

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