giovedì 12 gennaio 2012

IL DE PROFUNDIS IN MEMORIA DELLE REGGIANE: LA CITTA’ PERDE UN PEZZO DELLA SUA STORIA.


Come gli alberi, le comunità muoiono quando vengono tagliate le loro radici.

Nel silenzio generale della Città, della politica e dei sindacati le Reggiane, un patrimonio storico e culturale di Reggio, stanno andando definitivamente al loro declino.

Già nelle mani dell’on. Alessandri la questione relativa a quei lavoratori che sono stati “accompagnati alla pensione” e che la riforma Monti lascia “alla guazza” senza né pensione né ammortizzatori sociali.

Ma fatto ancor più grave è che nel disinteresse di tutti le Reggiane proprio in questi giorni continuano a licenziare, a lasciare senza lavoro persone.
Vengono tagliate le nostre radici, ed altre famiglie si trovano a fare i conti con un grave problema occupazionale.

E dire che proprio in un momento di crisi, le Reggiane avrebbero potuto rappresentare un punto di forza per uscire da una situazione difficile.
In passato, anche in quello recente, il brand Reggiane è stato spesso sinonimo di eccellenza, senza aver avuto i meritati riconoscimenti nella Città che hanno reso famosa in tutto il mondo.

Mentre suona il de profundis per una delle aziende più rappresentative della Città,  la politica fa orecchie da mercante, e non se ne interessa.

Oltre alle commemorazioni per gli eccidi delle Reggiane in tempo di guerra, occorreranno nuove commemorazioni per onorare un grande patrimonio che Reggio Emilia e questa maggioranza che l’ha governata per 60 anni, non ha saputo valorizzare adeguatamente

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