martedì 31 gennaio 2012

L'AVVOCATURA ITALIANA SOFFOCATA DA MONTI


l’avvocatura italiana sarà più libera e i cittadini saranno più tutelati e spenderanno di meno?

Il decreto Monti sulle c.d. liberalizzazioni interviene anche sulla professione forense, abrogando le “tariffe” e imponendo il preventivo per iscritto col cliente, consentendo di fare tirocinio durante l’ultimo biennio dell’università, auspicando l’assicurazione professionale.
A trarre beneficio da queste disposizioni sicuramente non saranno i cittadini, che non vedono mutata la loro capacità contrattuale nei confronti dei legali, ma piuttosto saranno favorite le banche, assicurazioni e grosse imprese.

Per fare ciò si è seguito un metodo veramente singolare: a) nessuna concertazione con le parti interessate; b) tecnica legislativa gretta; c) si invocano alibi quali “l’Europa ce lo chiede”

Ma gli italiani hanno bisogno di un’avvocatura di qualità, per avere la migliore difesa dei propri diritti (soprattutto contro i forti, banche in primis), o necessitano di avere l’avvocato low cost (quindi che ha investito di meno su di se e sulla preparazione)? La risposta mi pare scontata. In Italia l’avvocatura è già molto libera 

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