lunedì 6 febbraio 2012

CHIUSURA OPG: LA GATTA FRETTOLOSA HA FATTO I MICINI CIECHI


Il decreto svuotacarceri, e l’emendamento con esso approvato, affronta il tema della salute mentale dell’autore di reato al contrario, senza trovare una risposta organica al problema.

Partire solamente dalla chiusura degli OPG è il modo riduttivo e populistico con cui la sinistra intende dare risposte ai cittadini.

Si rende necessario un approccio riformatore mirato e graduale, individuando modalità alternative al trattamento degli infermi di mente che abbiano commesso reati, garantendo la terapia e la riabilitazione, unitamente alle misure di sicurezza adeguate alla condizione del soggetto.

Occorre pensare a strutture alternative serie, poiché è impensabile trasferire gli ospiti degli OPG nelle comuni strutture psichiatriche.
Occorre ricordare come chi viene internato negli OPG è socialmente pericoloso.

Con l’emendamento passato si compie un clamoroso errore, si parte dal fondo, gettando grandi ombre sia sulla sicurezza della collettività, che sui trattamenti di recupero dei malati.

Occorre inquadrare il problema non dal punto di vista ideologico ma da quello dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini, prima ancora che dal punto di vista sanitario.

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