mercoledì 16 maggio 2012

IREN, GRAZIE A PD E DELRIO REGGIO NON CONTA PIU’ NULLA.


Dalla nascita di Iren Reggio Emilia e i Comuni della Provincia non contano più nulla.

Questo il dato di fatto, ampiamente denunciato in tempi non sospetti dalla Lega Nord, e che oggi entra di prepotenza all’ordine del giorno.


(nel grafico la performance del titolo IREN in borsa)


Delrio è il responsabile di aver regalato ad altri un patrimonio importante della nostra Città, che era rappresentato dalla vecchia AGAC divenuta poi Enia.

Una serie di passaggi societari che hanno impoverito il territorio reggiano, e che nel tempo vedrà questo impoverimento crescere sempre di più.


Le previsioni del bilancio del Comune di Reggio facevano già i conti con un dimezzamento del dividendo da Iren, da circa 8,3 milioni di euro a 4,4 milioni.

Ma l’accollarsi in modo scellerato i debiti di altre realtà ha portato al fatto che i dividendi per Reggio Emilia saranno all’incirca di 1 milione di euro.

Troppo poco per chi ha conferito nella società un’azienda funzionante e non debiti, come hanno fatto i “nostri soci” di Torino e di Genova.

Il proliferare dei dirigenti e dei loro lauti stipendi ha fatto il resto,  e oggi vediamo una società di maggioranza pubblica che tutela e salvaguardia gli interessi dei suoi dirigenti, dando un calcio nel sedere ai Comuni soci ed ai cittadini chiamati solo a pagare tariffe sempre più alte.

La vicenda dei dividenti Iren ha aspetti inquietanti.
Forse siamo di fronte a una guerra interna al PD??
I sospetti sono tanti, visto che il sindaco Vincenzi, che tra 3 giorni cesserà definitivamente il suo mandato, ha imposto la sua linea o dietro vi è anche Fassino?

La colpa è delle scelte politiche scellerate di un PD che non si cura degli interessi del territorio emiliano.
La vicenda dei dividendi di IREN rappresenta un vero esproprio da parte dei vertici dell’azienda rispetto alle risorse del territorio.

Quando facevamo queste previsioni siamo stati presi per matti, ora è giunto il momento che ci venga riconosciuta la correttezza delle nostre tesi.

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