martedì 30 ottobre 2012

NON SERVE NESSUNA INTESA CON LA COMUNITA’ ISLAMICA SONO SUFFICIENTI LE LEGGI ITALIANE


Con rammarico e con stupore leggo le parole di Adil El Marouaki sulla necessità di un’intesa con la comunità islamica in merito al fenomeno della circoncisione religiosa.

In Italia abbiamo un articolato sistema normativo che dice ciò che è possibile fare e quello che non lo è, oltre a dirci anche quali sono gli strumenti per fare ciò che è lecito.

La circoncisione in casa è una barbarie che mette a repentaglio l’incolumità del circonciso.

La pratica medica deve essere fatta nelle strutture idonee, e con tutte le precauzioni e gli accorgimenti che preservino l’incolumità dei pazienti.

Non può passare sotto silenzio il fatto che a Reggio Emilia si pratichino queste operazioni in modo clandestino ed illegale, senza preoccuparsi di quelle che sono le conseguenze per chi le subisce.

Fatto ancor più grave se a subire queste pratiche barbare sono bambini che non possono far altro che ricoprire un ruolo passivo nella vicenda.

L’integrazione non può prescindere dal rispetto delle regole, pertanto chi viene in Italia deve conoscerle ed impegnarsi a rispettarle, altrimenti non c’è posto per queste persone.

Sono numerosi i riti e le tradizioni della religione musulmana che non si conciliano con il nostro ordinamento (e con la difesa incondizionata della persona umana).

Occorre reagire e dichiarare fermamente che la nostra Comunità non può piegarsi e tollerare che questi episodi avvengano indisturbati nelle nostre Città.

Reggio Emilia è la città delle persone, e nella città delle persone non è ammissibile che l’incolumità fisica e personale venga messa a repentaglio da rituali barbari, celati sotto la giustificazione della religione.

PRIMA PAGINA - REGGIO EMILIA


venerdì 26 ottobre 2012

REGOLAMENTO DI POLIZIA LOCALE: PARTIRE DALLA PROPOSTA DELLA CIRCOSCRIZIONE CITTA’ STORICA PER APPROVARE NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE UN NUOVO REGOLAMENTO


Occorre partire dal Regolamento licenziato dalla Circoscrizione Città Storica al fine di giungere nel più breve tempo possibile ad un nuovo Regolamento della Polizia Locale.

Innanzitutto occorre ricordare il grande contributo dato dalla Circoscrizione Città Storica, che con il suo Presidente Fossa e alcuni consiglieri, in primis Alessandro Verona, hanno presentato ed approvato un articolato completo e dettagliato, di indubbie qualità tecniche.

Ormai l’emergenza degrado è diventata improcrastinabile da parte di questa amministrazione comunale, la quale ha perseguito per tre anni la politica fallimentare dei patti e delle ordinanze “spot”, senza entrare al cuore del problema per risolverlo.

Prostituzione, episodi di bullismo, degrado e criminalità diffusa, queste sono le piaghe che stanno affossando sempre di più la qualità della vita nella Città, oltre chiaramente alla crisi economica.

Da Cella ad Ospizio, passando per la zona nord ed il centro storico, quotidianamente leggiamo la cronaca di episodi che rendono sempre meno vivibile e sempre meno sicura la città.

Chi delinque oggi è a piede libero, mentre i reggiani onesti sono costretti a rinchiudersi nelle loro abitazioni con porte e finestre blindate, in uno stato di volontaria carcerazione: questo non è giusto.

Occorre far rivivere la Città, e per fare questo occorre far vivere strade e piazze. Un obiettivo raggiungibile solamente rendendo i luoghi pubblici sicuri, eliminando degrado, prostituzione e criminalità diffusa dalle strade.

Riguardo la prostituzione auspico un intervento del Sindaco Delrio verso il Governo ed il Parlamento, anche nella sua qualità di presidente dell’ANCI, volto ad ottenere una legge che consenta l’esercizio del mestiere più antico del mondo in zone e quartieri ad esso dedicato.

Per tutto il resto è necessario dare un forte segnale alla Città, che passa necessariamente attraverso un nuovo modo di utilizzo della Polizia Municipale.

Leggo con piacere l’intervento di consiglieri comunali di maggioranza che individuano il nuovo regolamento della polizia locale la priorità in questo momento.

Un’apertura che auspico contribuisca a mettere da parte un approccio ideologico ed il solito teatrino della politica, al fine di approvare nel più breve tempo possibile questo nuovo strumento.

Uno strumento che attribuisce un ruolo da protagonisti alla Polizia Municipale, consentendo loro di avere un ruolo più attivo nella prevenzione e nella repressione di certi fenomeni.

PRIMA PAGINA - REGGIO EMILIA


giovedì 25 ottobre 2012

FUNGHI DI ROTA: L’ASSESSORE CATELLANI NON ELUDA IL VOTO DEL CONSIGLIO COMUNALE


Il Consiglio Comunale rappresenta i cittadini, ed il Consiglio Comunale si è espresso per dare al tavolo di lavoro con i cittadini determinate funzioni.

Occorre pertanto che l’assessore Catellani non snaturi il voto del Consiglio e che, in osservanza a quanto votato, il tavolo tecnico non deve essere svuotato delle prerogative assegnate.

Quale senso ha istituire un tavolo tecnico per trattare argomenti sui quali non è stato stanziato un solo euro?? Tempo perso e fumo gettato agli occhi dei reggiani, donando loro solamente l’illusione di democrazia e partecipazione.

I Musei hanno molte esigenze di valorizzazione e di riqualificazione, e dispiace vedere utilizzati male quei denari pubblici che potrebbero rendere più accessibili le  strutture museali.

Per i miglioramenti delle collezioni, vero core business dei musei, non sono stanziati investimenti, mentre la Città ed il mondo culturale si accapigliano per operazioni estetiche e di facciata che poco hanno a che fare con la valorizzazione dei musei.

Siamo alla politica dei “sepolcri imbiancati”, dove si preferisce curare la “confezione” anziché il “prodotto”.

Soprattutto in un momento di contenimento della spesa pubblica, le risorse disponibili dovrebbero essere indirizzare in via prioritaria alle “collezioni” piuttosto che ad altri interventi di maquillage estetico.

lunedì 22 ottobre 2012

Reggionline | il quotidiano di Reggio Emilia - Degrado: insorge il quartiere Ospizio

Reggionline | il quotidiano di Reggio Emilia - Degrado: insorge il quartiere Ospizio

PROTESTA DI OSPIZIO: I CITTADINI DEBBONO ESSERE ASCOLTATI


La voce dei cittadini di Ospizio che sabato hanno manifestato deve essere ascoltata dal Sindaco e dalla Giunta.

I problemi della zona sono sotto gli occhi di tutti, anche se nessuno si muove per cercare di risolverli.

Dai problemi del Campo di Marte, alla zona di via Melato, via Paradisi, via Turri fino a quelli di piazza Zara.

In questi anni si è fatto troppo poco, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Come se non bastasse la sala scommesse in via Olimpia, l’apertura della sala giochi ad Ospizio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Con un ordine del giorno di urgenza, oggi in Consiglio Comunale chiederò una commissione al fine di analizzare e trovare soluzioni ai problemi di degrado della zona di Ospizio.

Chiedo altresì che dal Comune vengano fornite tutte le informazioni circa la regolare apertura di detta sala giochi.

Le parole dei cittadini di Ospizio devono trovare nel Consiglio Comunale un attento interlocutore, guai se così non fosse.

ART. 20 SULLA PROTESTA DI OSPIZIO


ODG ex art. 20 DEL REGOLAMENTO SUL
FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE


PREMESSO CHE

Nella giornata di sabato 20 ottobre 2012 i cittadini di Ospizio hanno manifestato contro il degrado della zona e contro la recente apertura  di una sala giochi VLT

VERIFICATO CHE

La zona realmente necessita di un forte e deciso lavoro di riqualificazione contro il degrado urbano, in considerazione anche delle importanti strutture che ospita

CONSIDERATO CHE
 
Nella zona in questione sono presenti la parrocchia, la scuola, importanti centri di avviamento allo sport, frequentati principalmente da ragazzi

APPURATO  CHE

Nelle vicinanze della nuova sala giochi esiste già da tempo una sala scommesse,

con il presente

ODG

I firmatari consiglieri comunali impegnano il Sindaco e la Giunta:

a convocare entro la fine del mese di ottobre una seduta della commissione competente, al fine di affrontare il tema della lotta al degrado del quartiere di Ospizio.

Si chiede altresì che il Sindaco e la Giunta, in sede di commissione, relazionino in merito alla sussistenza dei requisiti di legge per l’apertura della nuova sala gioco.