mercoledì 5 marzo 2014

IL PD SI SVEGLIA DAL TORPORE E SCOPRE IL BOOMERANG DEL VOTO AGLI IMMIGRATI


Di questi giorni l’amara consolazione di poter dire: te l’avevo detto….

Così si può sintetizzare quanto accaduto alle primare del PD a Reggio Emilia, considerando il fatto che sin dal 2011 (ho fatto una breve ricerca d’archivio) denunciavamo i rischi legati all’apertura del diritto di voto alle persone straniere residenti in Italia.

Il dato politico di oggi è che la proposta di estendere il voto agli stranieri residenti è una proposta pericolosa per i meccanismi democratici, e che mal si concilia con i sistemi di democrazia diretta come le elezioni.

Durante le primarie abbiamo visto quanto di peggio si possa immaginare, dal voto di scambio con la restituzione del “gettone” alla presenza di cd. capibastone il cui compito è quello di portare quanti più voti, anche se chi si reca alle urne non comprende nemmeno l’italiano.

Pensate se non ci fosse stata la nostra ferma opposizione e la proposta del PD e di Delrio di estendere il diritto di voto fosse diventata legge.
Correremmo il rischio di vedere nascere nelle nostre Città una squallida “tratta dei voti”, con la conseguente distorsione del risultato elettorale.

Queste primarie dimostrano come il desiderio del centro sinistra di vincere le elezioni “barando”, facendo leva su meccanismi squallidi e riprovevoli, compensando in tal modo l’emoragia di consensi dovuta alla cattiva amministrazione della nostra Città da oltre 60 anni.

Se fossimo stati alle elezioni reali e non alla farsa delle primarie, questi fatti avrebbero certamente configurato gravissimi reati.

Non ci resta che dire “ve l’avevamo detto”, auspicando che la sinistra buonista e demagoga abbandoni definitivamente l’idea di estendere il diritto di voto agli stranieri residenti.


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