In seguito alla conferenza stampa
tenutasi oggi sul tema “Le criticità sul lavoro, dagli esodati alla disoccupazione giovanile.
Le proposte di IO CAMBIO”, si trasmette un estratto degli interventi dei
relatori.
on. Angelo Alessandri
Con la riforma Fornero lo Stato si è piegato ai diktat imposti
dall’Europa facendo una vera e propria carneficina sociale.
Fin da subito ho lottato a fianco di queste persone per fare in
modo che possano percepire i frutti della pensione, ovvero di un diritto
acquisito e maturato.
Proprio da un ministro donna arriva una riforma che introduce
una gravissima disparità di genere. Infatti se per gli uomini il periodo in
attesa della pensione può durare fino a 7 anni, ci sono numerosi casi in cui le
donne esodate, devono attendere fino a 12 anni prima di poter godere della
pensione.
Una disparità di genere insopportabile, al di la dei proclama
dei membri del Governo.
Matteo Iotti
Il dramma degli esodati è divenuto ormai insopportabile.
Sono anni che cerchiamo soluzione al dramma degli esodati, e
stiamo valutando in questi mesi la possibilità di adire la Corte di Giustizia
Europea al fine di rendere giustizia a queste vittime dei tecno.burocrati
europei e della Fornero.
Elide Alboni
Come rappresentante di un comitato nazionale che combatte ormai
da 29 mesi contro la riforma Fornero e contro quello che ha causato a circa 300.000
persone e famiglie, sto attendendo che il tavolo istituito il 7 maggio tra
Governo/INPS/ragioneria dello Stato arrivi ad una soluzione definitiva e
strutturale del tema legato agli esodati, ovvero coloro che al 31.12.2011 erano
in condizione di “non lavoro” ed in attesa di una pensione frutto del lavoro di
una vita.
La riforma Fornero ha creato un vero e proprio dramma sociale,
lasciando queste persone e queste famiglie senza reddito.
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