L’operazione Mare Nostrum
è dannosa per il nostro Paese, e costituisce il modo sbagliato di dare aiuto
alle persone che vengono e di gestire i flussi di immigrati.
In una nazione in forte
crisi economica e con una grave “emergenza lavoro” in corso, si utilizzano
fondi che dovrebbero essere utilizzati per aiutare gli italiani in difficoltà,
che oggi purtroppo sono veramente tanti.
Oltre al danno anche la
beffa, quando le associazioni che ricevono fondi per l’accoglienza dei profughi
chiedono, oltre ai dovuti beni di prima necessità, anche telefoni cellulari.
Credo che si rasenti la
follia pura.
Da qui a poco ci saranno
italiani che chiederanno lo status di profugo, visto che gli aiuti dati a
questi ultimi sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli destinati a chi, in
passato, ha contribuito a costruire il nostro sistema di welfare.
Un’ingiustizia sociale
che di questi tempi grida vendetta.
Prima di accogliere
persone da altri Paesi occorre che lo Stato garantisca condizioni di vita
accettabili ai nostri connazionali, per poi pensare agli altri.
Urge una politica estera
di controllo dei flussi Comunitaria, all’interno della quale ogni Stato membro
faccia la propria parte.
Non è possibile che
vengano lasciati gli Stati frontalieri da soli nell’affrontare il problema.
Serve un’armonizzazione
nella gestione della politica migratoria. Stride fortemente la differenza di
politiche sull’immigrazione di Spagna e Malta rispetto a quella Italiana.
Non possiamo continuare
ad essere la “falla” d’Europa, non ce lo possiamo più permettere.
Serve qualcuno che in
Europa faccia comprendere agli altri Stati qual è la reale situazione del
nostro Paese, e che li convinca ad adottare politiche comuni dell’accoglienza.
Questo è quello che
voglio fare in Europa, ovvero battersi a Bruxelles per i diritti delle fasce
più deboli del nostro Paese, che vengono gravemente pregiudicate da operazioni
quali Mare Nostrum e da una politica scellerata sull’immigrazione.
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